A volte è tutto così complicato che ritrovare la naturalità nelle persone, nei gesti, nei piccoli riti diventa davvero un valore prezioso da custodire. Le amiche di sempre, un incontro inaspettato, il piacere delle scarpe che scivolano via al rientro a casa dopo una giornata frenetica, una birra. Cosa c’entra la birra? Riuscite a immaginare una bevanda più adatta a uno stile di vita senza inutili sofisticazioni? Ecco almeno 7 motivi – semplici e naturali – per continuare a sceglierla…
Semplice – Il suo segreto è proprio la semplicità. In un bicchiere di birra ci sono acqua, oltre il 90% e cereali come ad esempio l’orzo, il più utilizzato, ma anche riso, frumento, segale e mais, a seconda della ricetta, lievito, responsabile della fermentazione che caratterizza la birra in ogni suo aspetto – dalla schiuma, al corpo alla ricchezza degli aromi – e infine il luppolo, il tocco magico dal sapore amaricato…e naturalmente donna. Lo sapevate infatti che per fare la birra si utilizzano i fiori femminili della pianta? Adesso lo sapete.
Senza conservanti – Che sia industriale o artigianale, la birra in Italia viene prodotta senza l’aggiunta di coloranti o conservanti. Inoltre gli industriali italiani della birra la producono “OGM-free” e certificando la tracciabilità delle materie prime nell’intero processo di filiera. E sì, 2 bicchieri di birra su 3 di quelli che beviamo, sono prodotti in Italia e, dove possibile, con materie prime italiane.
Ecosostenibile – Rispetto a 30 anni fa, oggi per fare la birra si consuma il 70% di acqua in meno (per produrre 1 litro di birra bastano 3,5 litri di acqua contro i 10 di allora). E anche i suoi imballaggi utilizzano il 50% in meno di vetro e il 40% in meno di alluminio. Insomma buona è buona ma se è anche attenta alla sostenibilità ambientale ci piace ancora di più.
Poco alcolica – La birra chiara è la bevanda che fra gli alcolici contiene meno alcol. Alcolica ma non troppo. la sua gradazione è mediamente tra i 3% vol. i 5% vol, perfetta per pasteggiare, accompagnare un aperitivo, riscaldare con stile e senza eccessi un dopo cena con gli amici. Ah! c’è anche in versione analcolica.
Gusto antico – Come il vino anche la birra è un prodotto della terra ma è addirittura più antica, o meglio è la più antica e diffusa al mondo. Nasce infatti in Mesopotamia 7mila anni fa e si sviluppa nel bacino del Mediterraneo. E anche qui c’è il tocco femminile: erano proprio le donne che si occupavano della sua produzione.
Un gesto semplice, anzi tre – Stanno su tre dita i gesti per servire la birra al meglio e mai senza due dita di schiuma. La schiuma, infatti, oltre a proteggere la birra dall’ossidazione ne esalta gli aromi, libera l’anidride carbonica che si sviluppa in fermentazione e con la giusta quantità di schiuma – 2 dita – non gonfia. Per ottenere le proverbiali due dita di schiuma, basta inclinare il bicchiere e versare lentamente. Arrivato a tre quarti, raddrizzarlo e poi versare più veloce. Più difficile a dirsi che a farsi. E non dimentichiamo di bagnare il bicchiere per far scivolare meglio la birra nel bicchiere. Il segreto dell’intenditrice.
Perfetta per il mio stile di vita – Eclettica e leggera, sta bene con tutto come l’inseparabile paio di jeans, compagno di mille avventure. Si abbina perfettamente con le zuppe, le verdure, la pasta, pesce, i crudi… Se consumata con moderazione può essere un ottimo complemento.