“Questa birra ha la schiuma!” Quante volte avete sentito qualcuno brontolare questa frase? In realtà dovremmo lamentarci del contrario…
Per dirla a modo nostro, infatti, la schiuma nella birra non è un dettaglio ma un prezioso accessorio, imprescindibile, che precede qualsiasi regola di servizio e galateo della birra. A scanso di equivoci: la birra deve avere la schiuma, compatta e alta almeno due dita, nel caso di una birra chiara (Pils, Lager, Ananlcolica) o di una Stout… Ancora più alta se nel nostro bicchiere abbiamo una birra di frumento (Blanche e Weizen). Lo spessore invece è minimo per le birre Ale di stile inglese.
Oggi entriamo in punta di piedi nel meraviglioso e ricco mondo della schiuma, a partire dai principali motivi che la rendono così preziosa per un buon bicchiere di birra.
Meno anidride carbonica. E la birra non gonfia – se viene versata correttamente e la sua schiuma è ben compatta ed alta almeno 2 dita, la birra è più buona e non gonfia. Così c’è meno anidride carbonica e quindi la giusta quantità di bollicine. In barba del radicato luogo comune che la birra per via delle bollicine sia una bevanda “gassata” che determina una sensazione di gonfiore.
La protegge – La schiuma è il filtro naturale che protegge la birra dall’ossidazione, ne mantiene integri aromi e fragranze amplificandone la piacevolezza e rendendola così più buona e digeribile.
Esalta il gusto – attraverso la schiuma vengono dosati, con eleganza e gradualità, gli aromi del luppolo e del malto. Il gusto della schiuma, più amaro di quello della birra stessa, esalta il suo caratteristico sapore, amplificandone la piacevolezza.
E se non c’è la schiuma? – la sua assenza o non persistenza può significare che la birra è stata versata a una temperatura sbagliata (troppo calda o troppo fredda) o in un bicchiere non perfettamente pulito o non bagnato con acqua fredda. In altre parole, La schiuma è il primo indizio per capire se la birra è stata servita correttamente.
Continuate a seguirci per saperne di più!