Dalla prima birra al linguaggio del proto-pc, sono tante le invenzioni ingegnose e le scoperte delle donne in ambiti ritenuti comunemente (e a torto) territorio maschile. Mentre Samantha Cristoforetti, ingegnere, astronauta e prima italiana nello spazio, continua a orbitare sulle nostre teste, senza scomodare Marie Curie e Rita Levi Montalcini, ecco qualche spunto per sfatare miti e vecchi cliché!
Birra? Roba da donne – Dimenticate mastri birrai baffuti e monaci trappisti, la prima birra della storia è donna. Sembra infatti che la preziosa bevanda sia stata inventata da una donna, forse casualmente, “maneggiando” cereali in cucina circa 7000 anni fa nella zona della Mezzaluna fertile.. Che sia nata decisamente al femminile, lo conferma anche la mitologia degli Armeni, che attribuivano l’invenzione della birra alla dea della terra Armalu. E dalla Mesopotamia alle donne che amano la birra il passo è più breve di quanto si possa immaginare…
Il PC? Parla il linguaggio delle donne – Forse ai più sfuggirà che per far funzionare il primo prototipo di Pc fu necessario l’intervento di una donna. Il prototipo, messo a punto nel‘800, per entrare in funzione dovette aspettare lo studio e la creatività di Augusta Ada King, contessa di Lovelance e figlia di Byron, che inventò il linguaggio con il quale impostare le funzioni della macchina, nel 1871. In tempi più recenti si ricorda l’ammiraglio Grace Murray Hopper, conosciuta come la “madre di computer” che negli anni ’40 del Novecento partecipò allo sviluppo dei moderni calcolatori, vincendo numerosi premi come quello, paradossale, di Computer Sciences Man of the Year nel 1969. La fibra ottica, il fax e il telefono portatile si devono a Shirley Jackson mentre gli studi sulle telecomunicazioni alla base del nostro moderno wi fi a Hedy Lemarr. Ancora convinti che IT faccia rima con nerd occhialuti?
Donne e motori – Il pragmatismo femminile e la capacità di problem solving vincono anche nell’accoppiata con i motori (annotiamo a margine che il primo automobilista, contrariamente a quanto si possa immaginare, fu in realtà una donna, Martha Benz). Tornando alle ingegnose invenzioni femminili che hanno segnato la nostra vita di tutti i giorni vale la pena ricordare, ad esempio, la statunitense Mary Anderson che, stufa dei continui incidenti per scarsa visibilità realizzò un braccio meccanico da applicare sul parabrezza delle automobili. Rimovibile a seconda della necessità, era destinato a divenire il moderno tergicristallo. E se la leggenda vuole che all’impiegato all’ufficio brevetti non riuscì a trattenere le risate, la storia dimostra che anche una piccola e invenzione può fare la differenza. Di altri motori quelli di cui si occupò Tabitha Babbit che nel 1913 brevettò la sega circolare elettrica.
…e non ci dilunghiamo oltre, abbiamo un aperitivo al sapore di luppolo che ci aspetta!